Secondo Documento


PROGETTO:     -   VEDERE IL FUTURO   -

di Giovanni Carbone  ( Roma )     (giovanni-2010@alice.it)
 
L'IMMAGINE  RAPPRESENTA  IL   PROGETTO

- PER  UNA  VERA  TERZA  REPUBBLICA -

- Le pietre in basso alla collina, sono le macerie dell’attuale sistema politico creato dai partiti
- La collina  è  la necessità  di salire in cima,  per abbandonare il vecchio modello di società e 
   andare alla ricerca del punto di osservazione migliore.
- L’orizzonte è senza murisenza confini e senza barriere ideologiche.
- Il bagliore che illumina, è il progetto per una nuova TERZA REPUBBLICA.
- Le onde del mare  che circondano la collina,  è la  difficoltà di navigazione per raggiungere
   il bagliore per la nuova TERZA REPUBBLICA.
- Lazzurro del cielo e le nuvole, è il sereno dopo la tempesta.
- L’uomo con la sua memoria storica rappresenta la generazione del passato.
- Il bambino che si affaccia alla vita, rappresenta le nuove generazioni.

L’uomo senza le armi di distruzione, armato solo della sua memoria storica acquisita
 con  l’esperienza  della vita, afferra per mano il bambino, lo libera dalle macerie,
lo rasserena e lo accompagna a vedere il bagliore che illumina il suo futuro.



RIFLESSIONE   PER   UN   PROGETTO   POLITICO

- DEMOCRAZIA,  LAVORO,  UMANITA’,   LEGALITA’ -

- PER  UNA  VERA  TERZA  REPUBBLICA –


Con questo secondo documento si vuole analizzare i motivi che hanno determinato la convinzione di ipotizzare il progetto chiamato “VEDERE IL FUTURO” per una vera terza Repubblica e analizzarlo nel dettaglio.
 
Le radici storiche della degenerazione dei partiti risalgono dal 1953 in poi, da quando la Dc non ha avuto i voti sufficienti per governare da sola il paese, di conseguenza la necessità della DC di fare accordi tra i partiti di destra per fare alleanze, con lo scopo di affermare la conquista del potere di governo e di contrastare politicamente l’orientamento comunista/socialista, con questa pregiudiziale ideologica anticomunista e antisovietica rendeva di fatto impossibile realizzare alternanza. Questo spiega la permanenza ininterrotta al potere per oltre mezzo secolo della Democrazia Cristiana; la sinistra nelle contraddizioni della società economica e sociale acquisiva consenso elettorale proponendo un modello diverso con ispirazione ideale comunista/socialista cimentandosi nella battaglia politica fortemente radicato nel territorio in diversi punti della società nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori.
Questa forma di bipolarismo ideologico ha portato alla cosiddetta partitocrazia con continui ricatti da parte dei piccoli partiti. Condizione che ha permesso l’occupazione da parte dei partiti posti importanti dell’amministrazione pubblica, con l’inevitabile corruzione, inefficienza e nipotismo, questo ha ingenerato nell’opinione pubblica, perdita di attendibilità e autorevolezza dei partiti, messo in forte evidenza con l’inchiesta di “Mani Pulite”. La corruzione non si è bloccata con Mani Pulite,  anzi si è modificata e raffinata passando dalla corruzione per interesse di partito alla corruzione di tipo individuale, mafioso e di organizzazioni private interessate alle opere pubbliche, l’ultimo esempio evidente è Roma con la costruzione dello stadio e tutto il suo contorno.
Questa forma di corruzione si è protratta nel tempo e si è potuta sviluppare poiché le persone elette o nominate nel settore pubblico, assumono forme di potere incontrollato. La prassi per fare profitto e corruzione è fatta in modo semplice e “legale”. Inizialmente il progetto con parvenza di pubblica utilità, viene presentata l’opera dai privati interessati, i quali si “adoperano” per farlo accettare dall’organo preposto della pubblica amministrazione e il gioco è fatto, tutti contenti; contento il privato che fa profitto; contenti i lavoratori interessati all’occupazione; contento il personaggio pubblico, per il suo tornaconto, anche per un ritorno elettorale per aver dimostrato di essere stato efficiente; contenti i cittadini vedendo realizzato l’opera quando va bene, altrimenti sono proprio i cittadini a pagare i disastri, uno per tutti, l’esempio dell’Hotel Rigopiano. Quindi poche persone decidono sulla testa di molti.
Non si può continuare con questo meccanismo, la prassi corretta è che l’apparato pubblico deve elaborare i piani per la città e presentarlo alle strutture dei cittadini interessati al territorio: piano urbanistico, piano trasporto, piano industriale, ecc.  in modo che i cittadini possono verificare e controllare il corretto sviluppo del proprio territorio, oltre ad evitare, in molti casi, i provvedimenti di urgenza con i quali s’innescano meccanismi di corruzione, in quanto sono fuori dai controlli cittadini. Il meccanismo ha permesso a molti di occupare spazi politici non per interesse pubblico ma per il tornaconto personale.   

Ebbene la sinistra (di quello che è rimasto dopo la Bolognina), nella ricerca di una sua nuova identità per contrapporsi alla destra si è impantanata, nel tentativo di formare nuove alleanze con partiti (di orientamento diverso alla cultura di sinistra) disponibili a contrapporsi alla destra (con l’Ulivo e poi con il PD) con scarsa capacità progettuale della politica, (simile all’atteggiamento della DC del blocco anticomunista), pur di fare un blocco anti destra, questo ha determinato ulteriori scissioni, di fatto ha disorientato e determinato divisioni del suo elettorale tradizionale.
Sulla frantumazione della sinistra Berlusconi inizia il suo percorso, nel novembre 1993 con l’avvio di un periodo storico pieno di speranza per l’elettorato di destra. Berlusconi -affermatosi durante il periodo di Bettino Craxi con il quale ha beneficiato di numerosi interventi legislativi a suo favore con l’avvio della rete televisiva, quale unico concorrente privato alla rete pubblica-, per un lungo periodo non s’impegnò direttamente in politica condizionato dal timore di essere sottoposto alle accuse dei suoi avversari relativo al conflitto d’interesse.
La preoccupazione di Berlusconi vedersi ridimensionare il suo potere mediatico da parte del blocco dei progressisti con il programma che prevedeva la equa ripartizione delle reti televisive, nel 1993 decise di assumere direttamente l’impegno politico, con la famosa “scesa in campo” favorito dalla crisi dei partiti di destra compresa la scomparsa nel 1994 della DC (a seguito del terremoto politico per corruzione e finanziamenti illeciti scoperti dall’azione giudiziaria di Mani Pulite) decise di far nascere Forza Italia, con il motivo principale di scongiurare il «pericolo comunista» (come fece la Dc, nonostante lo scioglimento del PCI il 3 feb 1991 con la Bolognina, e la caduta dell’Unione Sovietica il 26-Dic-1991), rappresentato, dalla prospettiva di una vittoria dello schieramento di centrosinistra (L’Ulivo). In contrapposizione a questo blocco, Berlusconi definito l'uomo della provvidenza, l’unto del Signore ha stretto l’alleanza con la Lega Nord e  con l'MSI-DN, necessari per formare una maggioranza parlamentare.

Con il leader del Pd Walter Veltroni si avvia un periodo di convergenza con Berlusconi in una forma del nuovo bipolarismo fondato sulla coesione programmatica nel quale era contenuta la riforma elettorale con il sistema elettorale proporzionale finalizzato a rafforzare il bipolarismo nel tentativo di annullare le forze minoritarie.  In questa fase si è ritenuto, che, il proliferarsi dei partiti, era dovuto dal sistema elettorale proporzionale, quindi sostituirlo con il maggioritario; di conseguenza il maggioritario invece che diminuire moltiplicava il numero di partiti. Con l’eliminazione delle preferenze, si conferisce un grande potere alla classe dirigente dei partiti, rendendo difficile il rapporto con la società civile.  

Con l’uscita di Veltroni dal PD e i problemi di Berlusconi, in particolare per via giudiziaria, finisce l’epoca Berlusconiana, lasciando il paese in una realtà politica confusa e complicata per il proliferarsi dei partiti con divisioni di sinistra e di destra in una forma di catena di Sant’Antonio. Senza un vero cambiamento, ogni nuovo anello è diretto dagli stessi soggetti che facente parte dell’anello precedente, con esclusione solo del M5S.  E’ in questa fase che si accentua il caos politico con sofferenza dei cittadini vedendo venir meno la guida politica, oltre alle difficoltà economiche dovute alla crisi.

Il protrarsi della crisi ha delegittimato i tradizionali assetti di potere e prodotto una violenta ondata populista contro il fallimento delle élite tecnocratiche. In molte parti dell’occidente si presentano varie organizzazioni di populismo di destra, non dichiaratamente fascista. In Italia è rappresentata dalla Lega Nord, e con caratteristiche diverse dal M5S, il quale è l’unico ad avere un consenso elettorale elevato che dura nel tempo.
 
In questa fase caotica, s’inserisce il M5s unico in Occidente, il quale si differenzia dai movimenti di destra, proclamandosi“ né di destra né di sinistra” sia nel suo programma politico, quanto nella composizione del suo elettorato che convivono persone di sinistra e di destra. Non c’è dubbio che l’operazione di Grillo con il suo M5s ha dato un forte scossone ai partiti, ponendosi come terzo polo della scena politica rendendo difficile alleanze di governo (ricordiamo Bersani, Letta, Renzi con le dirette TV in streaming.)

Su questa linea, il M5s per non perdere consensi, non s’identifica con uno dei due poli ma propositore di una forma rappresentativa di tutto il popolo. Questa posizione porta il M5s a una centralità del movimento, rifiutando di conseguenza qualsiasi alleanza, proprio per non essere visto come appartenente a uno dei due schieramenti. Detto ciò la linea del M5s è di eliminare la democrazia parlamentare con la conseguente eliminazione dei partiti, e l’eliminazione della rappresentanza dei lavoratori “sindacati”, in sostituzione, al loro posto la democrazia diretta con il popolo del web che è il principale fondamento ideologico del M5s.
Questa impostazione peraltro risulta pericolosa nella misura in cui non prevede nessun luogo in cui possano costruirsi i progetti politici come sintesi delle istanze pubbliche, progettualità che deve necessariamente essere mediata da competenze tecniche, politiche, culturali. Inoltre, il ricorso a una puntuale votazione on line, provvedimento per provvedimento (come nel disegno di Casaleggio) farebbe perdere il respiro complesso e intertemporale che talune decisioni devono avere, rendendo peraltro impossibile assicurare la piena conoscenza delle conseguenze delle scelte da effettuare.

Governare una nazione o una città con il web, forse potrà andare bene per il futuro, oggi diventerebbe ingestibile la sua applicazione pratica, con il rischio che chi decide saranno coloro che gestiscono il web, i quali controllano i flussi di comunicazioni scegliendo quelle di loro interesse e che sono gli stessi che hanno il governo. In questo modo, in mancanza di strutture di controllo svincolate dal potere, si avrebbe sicuramente l’avvio di una dittatura, del resto già oggi si assiste a un M5s con una forma totalitaria, in quanto decide Beppe Grillo per le scelte particolari. Il M5s basa la sua esistenza se si manterrà forza alternativa al sistema, un’eventuale trasformazione in partito di sistema si avvierebbe al suo declino.

Tralascio le vicende del PD e di Renzi che è storia dei nostri tempi che conosciamo.

Ebbene, abbiamo fatto un riassunto dei fatti salienti del periodo storico di questi ultimi quarant’anni per avere una visione d’insieme di come la politica ha assunto continue trasformazioni, finalizzate ad ottenere una fantomatica governabilità del nostro paese, con posizioni diverse dei partiti al solo scopo di ottenere il proprio tornaconto.

L’attuale sistema della democrazia dei partiti, i quali esplicano la funzione di collegamento tra governanti e governati, la stabilità della democrazia dipende dalla stabilità del sistema partitico e dalla buona salute dei partiti, mentre la crisi di questi ultimi ed il loro malessere hanno portato conseguenze di affidabilità con ripercussioni preoccupanti al sistema.

I partiti che seguono una logica interna, data dalle modalità concrete della loro formazione e della loro organizzazione, stanno perdendo il sostegno e il coinvolgimento di larghi strati di cittadini, non godono di buona reputazione. Con l’accentramento verticistico è stato svuotato il ruolo delle sezioni seminate nel territorio allontanando sempre di più la partecipazione dei cittadini dalla politica, di fatto si è abbandonato il controllo democratico del territorio, determinando, di fatto, un vuoto tra cittadini, partiti e Istituzioni.

Con caratteristiche diverse, anche il Sindacato subisce la crisi, non solo a causa della crisi economica globalizzata, anche dall’introduzione dell’informatica che ha trasformato i processi produttivi, e dall’instabilità politica dei governi per il ruolo dei partiti che lo sostengono. Il sindacato negli anni di ricostruzione del dopo guerra e dallo sviluppo industriale ha permesso accrescere il suo potere contrattuale con la crescita dei profitti dell’impresa, con la crisi economica e la conseguente chiusura di molti settori produttivi, il sindacato ha perso buona parte del potere contrattuale, di conseguenza la credibilità, aggravata inoltre per motivi di moralità di alcuni sindacalisti.  

Di fatto oggi siamo in presenza di una situazione molto seria, anche a causa della caduta dell’Unione Sovietica, in quanto per la sinistra è venuto meno la speranza di cambiamento della società capitalista.

Ebbene sul piano economico, -nel bene o nel male-, rimane questo sistema economico liberal capitalista, nel quale si possono orientare gli sviluppi economici tramite il ruolo dello Stato, a tale proposito è necessario agire sul piano politico per migliorare il paese nell’interesse collettivo.

Quindi non ha più senso parlare di  sinistradestracentro se tutti dobbiamo stare all’interno di questo sistema economico.

Nel secolo passato, nei vari paesi dell’occidente, i partiti sono stati uno strumento determinante per l’espansione della democrazia e lo sviluppo sociale; Da diversi anni la presenza dei partiti in mancanza di un progetto politico hanno bloccato la stessa democrazia, facendo pagare costi sociali ed economici per la società. Di fatto la democrazia politica rappresentativa, con la presenza dei partiti,
ha esaurito la sua spinta propulsiva.

Tenendo conto il basso livello di credibilità dei partiti per il loro ruolo, oramai sono diventati un ostacolo alla democrazia delegata, determinando il blocco sociale. occorre avviare veramente un processo per il superamento dell’attuale sistema dei partiti.

Occorre pensare ad una democrazia più avanzata con una democrazia delegata abbinata ad una democrazia maggiormente partecipata sul territorio, senza la mediazione dei partitima non la “democrazia di internet” proposta da Casaleggio, quanto piuttosto un luogo di confronto e di sintesi politica, in cui creare e far crescere quel progetto di società che si vuole realizzare, per poi scegliere i mezzi per raggiungerlo.

In questo modo si libera l’uomo dal vincolo dei partiti, e si aprono nuovi spazi alla rappresentanza, dando fiducia a cittadini validi e meritevoli non legati all’appartenenza dei partiti.

In sintesi, si possono individuare alcuni punti fondamentali del sistema attuale

-     Sono venuti meno i riferimenti politici per la caduta delle ideologie. 
-     I governi a causa della ricerca da parte dei partiti ad ottenere una maggioranza parlamentare creano instabilità e quindi ingovernabilità
-     Il sindacato con la crisi economica è sempre meno rappresentativo sul mondo del lavoro 
-     I partiti non più presenti sul territorio con le loro ex sezioni hanno lasciato un vuoto tra cittadini e istituzioni.
-     L’imprenditoria presente con le loro organizzazioni sindacali, con forme di ricatto occupazionale, ottengono risultati in loro favore (Art 18 – Voucher, Una buona parte di evasori in quanto liberi professionisti non hanno un sistema simile a quello dei lavoratori dipendenti ).
-     Sono stati formati diversi governi con alleanza tra partiti per raggiungere una maggioranza numerica, con risultati politici sempre peggiori.
-     Sono state legiferate diversi sistemi elettorali, peggiorando il sistema politico ad ogni  cambiamento
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ATTUALE  SITUAZIONE  DELLA  STRUTTERA  ISTITUZIONALE


   

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In un quadro così preoccupante, cos’altro occorre cambiare?  Che fare?

Dunque veniamo al progetto politico, che è stato denominato

“VEDERE IL FUTURO”  -PER UNA TERZA REPUBBLICA

1.       Avere un Riferimento politico che unisce i cittadini e le Istituzioni per l’interesse del paese
2.       Ristabilire la Democrazia Delegata integrata  con la Democrazia Partecipata
3.       Riappropriazione del controllo sul territorio dei cittadini verso le istituzioni
4.      Istituzionalizzare il controllo dei cittadini con la presenza effettiva sul territorio che abbina
                              la rappresentanza  organizzativa dei lavoratori 
                              con la partecipazione dei cittadini sul territorio.
5.       Necessità di ripensare ad una nuova forma di rappresentanza organizzativa unica tra i lavoratori.
6.       Istituire una forma di istruzione Istituzionale per i delegati eletti
7.       Istituire un laboratorio istituzionale per lo studio economico e politico autonomo dal potere esecutivo.


Il progetto è articolato nel seguente modo:

-         RIFERIMENTO POLITICO.
,
-         CENTRO ELABORAZIONE STUDI.  -(C. E. S. )-

-         POTERE LEGISLATIVO ED ESECUTIVO.

-         RAPPRESENTANZA CITTADINA (Struttura rappresentativa del territorio).

-         RAPPRESENTANZA ORGANIZZATIVA DEI LAVORATORI DIPENDENTI.

-         RAPPRESENTANZA ORGANIZZATIVA DEGLI IMPRENDITORI.

-         FORMAZIONE DEI RAPPRESENTANTI.
. RIFERIMENTO POLITICO .

Venendo meno le ideologie, l’impostazione politica a cui fanno riferimento i cittadini e le Istituzioni  per avere la stella polare è la

 COSTITUZIONE    , Garanzia di Civiltà e di  Democrazia .

La Costituzione quale progetto della convivenza civile, sociale e morale.
La costituzione è l'atto normativo fondamentale che definisce la natura, la forma, la struttura, l'attività e le regole fondamentali di un'organizzazione.
La Costituzione è il “mezzo” che unifica politicamente il paese.
Per superare le divisioni sociali è necessario superare le barriere ideologiche, questo non vuol dire rinnegare il passato personale, una cosa è la nostalgia, l’altra è la ragione.
Per questo occorre un grande impegno culturale e disponibilità personale.
La Costituzione, è il patrimonio a garanzia della democrazia a tutela di tutti cittadini Italiani
Il popolo sovrano si deve riappropriare della sua piena sovranità, perché la Costituzione continui ad essere la stella polare e non ostaggio di una maggioranza di turno che tendono a smantellare pezzo dopo pezzo nel nome della modernità come Craxi e Berlusconi nel passato in ultimo il tentativo di Renzi con il referendum del 4 Dic 2016

Ma la Costituzione può essere qualcosa in più: può essere il reale manifesto politico del Paese.
D’altronde possiede già alcuni fini molto chiari che dovrebbero indirizzare completamente l’azione del potere dello Stato centrale e locale. Diritto al lavoro, alla salute, al giusto salario, alla protezione del risparmio, alla parità di genere, alla casa, alla libera iniziativa economico. Così come è chiaramente prescritta l’indipendenza e la competenza della Pubblica Amministrazione, l’equità fiscale, la giustizia e la tutela dei diritti. Se la politica ha perso la sua dimensione ideologica, assumendo un ruolo tecnico, la soluzione, allora deve riconoscere nei principi della Costituzione i suoi unici fini.

. CENTRO ELABORAZIONE STUDI .

Unificare le linee politiche del paese, per interessi dei cittadini e dell’imprenditoria,
Il laboratorio politico è la struttura per L’ELABORAZIONE DI STUDI DI POLITICA ECONOMICA E SOCIALE  NAZIONALE
Detta struttura ha una sua autonomia indipendente dal potere esecutivo, imprenditoriale e Cittadino.

Questo organo è flessibile nella composizione e raggruppa personalità provenienti dalla società civile, dall’università, dalle rappresentanze dei lavoratori, delle imprese, delle associazioni, delle principali organizzazioni. Al suo interno deve annoverare persone con opinioni e professionalità diverse che, lavorando insieme, possono fornire a cittadini e rappresentanti politici analisi, proposte e piani diversi. Può lavorare in commissioni per materia anche su piani territoriali diversi. I membri non ricevono emolumenti, né hanno alcun potere.
Il Laboratorio, inoltre, può sviluppare analisi indipendenti su temi di interesse generale, anche su richiesta dei rappresentanti, analizzando conseguenze pro e contro delle iniziative soggette a discussione.
E’ un organo tecnico proveniente dalla società civile.

I documenti elaborati dal Laboratorio Politico non sono vincolanti per le Istituzioni, spetta al potere legislativo ed esecutivo, Rappresentanza Cittadina, Rappresentanza dei lavoratori e Rappresentanza degli imprenditori tenerne conto e farne l’uso più appropriato per l’interesse collettivo.          
Lo spazio politico di intervento è il rispetto della costituzione, in questo ambito l’elaborazione degli studi da mettere a disposizione dei cittadini e Istituzioni debbono essere finalizzati nell’interesse del paese riferiti; all’economia, ai problemi sociali, al territorio, all’inquinamento, al piano trasporti, al piano energetico, piano sanità, Sistema bancario, ecc. ecc.
Studi che consentono attuare forme di programmazione e di prospettiva, da sottoporre al potere legislativo per poi realizzarle attraverso il potere esecutivo, per ricondurre  l'economia ai fini sociali, per la tutela ambientale e per l’occupazione. 


. POTERE LEGISLATIVO  E  POTERE ESECUTIVO .

Il punto fondamentale è il superamento dei partiti, in sostituzione, una nuova rappresentanza in tutte le istituzioni, con l’elezione su unica lista dei candidati e con preferenza, sono eletti i candidati con maggior numero di preferenza. 

Questo permette di eliminare:
-       Il dramma del sistema elettorale (Mattarello, Porcello, Italicum, Maggioritario ecc.).
-       La ricerca di fare alleanze e accordi tra partiti per ottenere il relativo 51% o meglio 40% per poi
                 formare il governo, il gioco maggioranza e opposizione crea divisione, spesso dannosa tra chi
                 governa e chi è all’opposizione che si ripercuote ai cittadini.
-       Il sistema bicamerale –con la sola Camera, mentre il Senato avrà una funzione di supporto legislativo
-       I vincoli dei partiti, Liberare l’uomo scegliendo tra la popolazione quelli più meritevoli.
-       L’elezione a doppio turno nel caso che un candidato non raggiunge il 51% per il Sindaco, il Presidente
-                 Regionale, con dimezzamento dei costi elettorali
-       Le formazioni parlamentari (Pentapartito, Alternanza, Bipartitismo, ecc.)
-       La presenza parlamentare è deciso in base alla presenza dei cittadini sul territorio Italiano ed è di 630
               Deputati e di 315 Senatori. Con il nuovo progetto il numero è in funzione alla capacità operativa del
               parlamento con circa 100 Deputati, con riduzione dei costi della politica, mentre il Senato assume
               una funzione tecnica/politica con ruolo di rappresentanza (dei territori, delle parti sociali, della società
               civile, ed altri) in commissioni, a supporto dei provvedimenti parlamentari.
-       Il Parlamento Europeo è formato da 751 parlamentari, di cui 73 Parlamentari Italiani che sono
                 suddivisi tra 8 gruppi politici, che riflettono le stesse divisioni del nostro parlamento, mentre il progetto
               (che supera i partiti) prevede un’unica rappresentanza Nazionale che difende gli interessi dell’Italia.
                   suddivisi tra 8 gruppi politici, che riflettono le stesse divisioni del nostro parlamento, mentre il progetto
                   (che supera i partiti) prevede un’unica rappresentanza Nazionale che difende gli interessi dell’Italia.
-       La forma ricattatoria dei piccoli partiti
-       La discriminante per i magistrati in politica a causa del meccanismo della imparzialità
-       La scelta del Presidente della Repubblica ed in altre Istituzioni in base agli schieramenti dei partiti 
-       La Par condicio nelle vari commissioni, che riduce il numero dei componenti non essendoci i partiti  
-       Le commissioni formate proporzionalmente ai partiti (RAI, commissioni Parlamentari, Fondazioni ecc.)
-       La limitata competitività parlamentare dei piccoli partiti contro quelli più rappresentativi
-       La divisione della società Italiana per ideologia.


Rappresentanza dei cittadini (Camera, Regione, Comune e Parlamento Europeo)

La rappresentanza di tutte le istituzioni, avviene con l’elezione su unica lista dei candidati e con preferenza, sono eletti i candidati con maggiore preferenza.
Il sistema è simile all’esistente, ma semplificato con il superamento dei partiti e tutto l’indotto.

MUNICIPIO:                                     Lista unica dei candidati su proposta dalla struttura cittadina o dai cittadini
                                                                Elezione Sistema elettorale      Eletti con maggiore preferenza tra i candidati
                   PRESIDENTE:                    Scelto tra i Consiglieri eletti 
                                                                Elezione Sistema elettorale      Preferenza con quorum  51% -
                                                                In mancanza del quorum 51%   Doppio turno con ballottaggio

COMUNE:                                     Lista unica dei candidati su proposta dalla struttura cittadina o
                                                        dai cittadini
                                                        Elezione Sistema elettorale         Eletti con maggiore preferenza tra i Consiglieri
           SINDACO:                           Scelto tra i Consiglieri Comunali
                                                          Elezione Sistema elettorale        Preferenza con quorum  51% -
                                                        In mancanza del quorum 51%   Doppio turno con ballottaggio

REGIONE:                                    Lista unica candidati indicati dalla struttura cittadina o cittadini
                                                       Elezione Sistema elettorale        Eletti con maggiore preferenza tra i Consiglieri
                   GOVERNATORE:             Scelto tra i Parlamentari Regionali  
                                                               Elezione Sistema elettorale       Preferenza con quorum  51% -
                                                               In mancanza del quorum 51%   Doppio turno con ballottaggio

PARLAMENTO :            
CAMERA:               Lista unica dei candidati indicati dalla struttura cittadina o cittadini
                                   Eletti con maggiore preferenza tra i candidati Parlamentari
SENATO:                 Membri di commissioni a supporto dei provvedimenti legislativi      
              Commissione nominata dal Parlamento
                                                   Approvazione parlamentare con votazione quorum 75%

PARLAMENTO EUROPEO:        Candidati indicati dalla struttura cittadina o cittadini
                                                      Elezione Sistema elettorale    Eletti con maggiore preferenza.
PRESIDENTE:                       Scelto tra i Parlamentari Europei
                                               Elezione Sistema elettorale     Preferenza con quorum  51% -
                                               In mancanza del quorum 51%   Doppio turno con ballottaggio


GOVERNO:                                                
PRESEDENTE del CONSIGLIO:                 Scelto tra i Parlamentari eletti
                                                                     Elezione Sistema elettorale         Preferenza con quorum  51% -
                                                                     In mancanza del quorum 51%       Doppio turno con ballottaggio

MINISTRI:                                                      Squadra scelta dal Presidente del Consiglio
                                                                                               Il Parlamento approva la squadra dei Ministri
                                                                                               Approvazione con votazione quorum 75%

PRESIDENTE della REPUBBLICA:   
                                                                            Candidati Indicati dal:                    Parlamento e dai cittadini
                                                                            Elezione Sistema elettorale                 Preferenza con quorum  51% -
                                                                            In mancanza del quorum 51%            Doppio turno con ballottaggio


RAPPRESENTANZA  CITTADINA (Struttura rappresentativa del territorio).

Nel nostro paese fino alla fine degli anni 80 i partiti hanno esercitato un ruolo promotore nell’iniziativa politica e di conquista delle condizioni di vita e sociali determinanti per i cittadini, molti dei quali con la collaborazione volontaria seminata sul territorio hanno dato vita ad un’ampia partecipazione alla vita democratica. La caduta delle ideologie e la crisi economica globalizzata ha ridotto gli spazi di operatività sia dei partiti sia del sindacato, il problema di moralità di molti politici ha minato il tessuto democratico del passato. I partiti nel nome della modernità hanno accentrato sempre più decisioni a livello di vertice, con l’intenzione di avere un partito più leggero e moderno. Con la chiusura di moltissime sezioni e conseguente calo della partecipazione dei cittadini alla vita politica, di fatto i partiti hanno abbandonato il rapporto con il territorio.

Quindi nel passato il sindacato copriva ampi spazi di rappresentanza nel mondo del lavoro, mentre le sezioni mantenevano il rapporto con il territorio. Ebbe il sindacato nonostante le sue difficoltà continua a mantenere un rapporto con i lavoratori, mentre il territorio è sguarnito di vita democratica non è rappresentato da nessuno a causa della chiusura delle sezioni, di conseguenza le decisioni che riguardano il territorio passano sopra la testa dei cittadini senza un loro coinvolgimento.

Il progetto mira a colmare questo vuoto lasciato dai partiti
Il progetto non prevede la presenza dei partiti, ma si pone come organizzare la forma opposizione e controllo sul potere legislativo, esecutivo e Produttivo partendo dal territorio.
Il progetto proposto non stravolge l’ordinamento dello stato, ma lo riordina semplificandolo sulla base dell’esperienza esistente. 
Come è stato detto il progetto non prevede la presenza dei partiti nelle Istituzioni, al loro posto sono eletti direttamente i cittadini con potere legislativo ed esecutivo.
Il sindacato nato per rappresentare gli interesse dei lavoratori del mondo del lavoro, nel corso degli anni per ampliare la rappresentanza ha esteso la sua influenza anche in altri ambiti sociali ma non presente nelle tematiche del territorio.

Partecipazione dei cittadini alla vita democratica (Opposizione, controllo, elaborazione politica)
La partecipazione dei cittadini alla vita democratica del territorio non può essere affidata al volontariato (come le sezioni di partito), per essere efficiente deve avere una struttura Istituzionale autonoma dalle forme di potere.

Le strutture edilizie dei rappresentanti dei cittadini debbono essere a carico delle istituzioni locali, mentre la gestione è a carico dei cittadini con finanziamento volontario, il finanziamento volontario è per evitare una forma di burocratizzazione della struttura.  


STRUTTURA TERRITORIALE ( COMITATO CITTADINO )

La struttura parte dal territorio che raggruppa la rappresentanza di tutti i settori Produttivi e Sociali
Le decisioni sono formalizzate con riunione cittadina per l’interesse del territorio (posto di lavoro, casalinghe, pensionati, ecc. nessuno escluso della realtà territoriale)
La votazione dei candidati per il comitato cittadino viene fatta con lista unica e con preferenza, sono eletti i candidati con maggiore preferenza
I candidati eletti (Rappresentanti di base) nella struttura territoriale:
-        votano ed eleggono il Presidente del Comitato Cittadino.
-        Il Presidente Cittadino viene eletto con votazione a doppio turno se nessun candidato raggiunge la maggioranza del 51%
-        votano ed eleggono i candidati per la struttura Comunale.

STRUTTURA COMUNALE    -Raggruppa le tematiche Comunali referente; - il COMUNE, Rappresentanza lavoratori comunale, Rappresentanza Sindacale imprenditori Comunale

La votazione dei candidati per la struttura cittadina, nominati dalla struttura territoriale o dai singoli cittadini viene fatta con lista unica e con preferenza, sono eletti i candidati con maggiore preferenza (Consigliere cittadino comunale).
I Consiglieri  eleggono:
         Il Presidente Cittadino Comunale con votazione a doppio turno se nessun candidato raggiunge la maggioranza del 51%
        I Candidati per la struttura Regionale.

STRUTTURA REGGIONALE    Raggruppa le tematiche Regionali referente; la REGIONE, Rappresentanza lavoratori Regionale, Rappresentanza Sindacale imprenditori Regionale

La votazione dei candidati per la struttura cittadina, nominati dalla struttura Comunale o dai singoli cittadini viene fatta con lista unica e con preferenza, sono eletti i candidati con maggiore preferenza (Consigliere cittadino Regionale).
I Consiglieri  eleggono:
         Il Presidente Cittadino Regionale con votazione a doppio turno se nessun candidato raggiunge la maggioranza del 51%
        I Candidati per la struttura Nazionale.
        I Candidati per la struttura Europea.

STRUTTURA NAZIONALE       Raggruppa le tematiche Nazionali referente; il GOVERNO, Rappresentanza lavoratori Nazionale, Rappresentanza Sindacale imprenditori Nazionale

La votazione dei candidati per la struttura cittadina, nominati dalla struttura Regionale o dai singoli cittadini viene fatta con lista unica e con preferenza, sono eletti i candidati con maggiore preferenza (Consigliere cittadino Nazionale).

I Consiglieri  eleggono il Presidente Cittadino Nazionale con votazione a doppio turno se nessun candidato raggiunge la maggioranza del 51%

STRUTTURA EUROPEA    - tematiche Europee con referente il Parlamento Europeo

La votazione dei candidati per la struttura Europea, nominati dalla struttura Regionale o dai cittadini, viene fatta con lista unica e con preferenza, sono eletti i candidati con maggiore preferenza.
I Parlamentari Cittadini Europei  eleggono il Presidente Cittadini Europeo con votazione a doppio turno se nessun candidato raggiunge la maggioranza del 51%

FINANZIAMENTO DELLA STRUTTURA DI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

A carico delle Istituzioni,  le strutture edilizie riferite alla partecipazione dei cittadini
A carico dei cittadini la gestione con contribuzione su base volontaria (per evitare una forma di burocratizzazione dell’organizzazione) 

. RAPPRESENTANZA ORGANIZZATIVA DEI LAVORATORI DIPENDENTI .

Negli anni tra il 1850 e 1870 la rivoluzione industriale si è sviluppata in modo notevole, prevalentemente in Inghilterra, Successivamente anche nel resto dell’Europa,  che conosce un lungo periodo di prosperità economica, che può essere considerato la prima fase dell’industrializzazione europea.

La prima forma di organizzazione sindacale nei Paesi con più sviluppo industriale è costituita dal “sindacato di mestiere” . Verso la fine del 1800 le associazioni più diffuse furono le “società di mutuo soccorso”, che nascono in tutta l’Europa, con il diffondersi della rivoluzione industriale.

Con lo sviluppo industriale economico e sociale a Milano nel 1891 viene fondata la prima Camera del Lavoro che si afferma con la presenza sul territorio, per il quale il Comune accoglie la richiesta di una sede gratuita e di un sussidio annuale, successivamente furono estese le Camere del lavoro in molte parti del paese. Nel 1893, a Parma, nasce il primo organismo di coordinamento delle Camere del Lavoro: la Federazione italiana delle Camere del Lavoro.

Le Camere del Lavoro con una visione popolare sono considerate “le case dei lavoratori” svolgono una multiforme attività che rafforza un collegamento diretto con la base. Nel 1906 si svolse a Milano il Congresso di fondazione della Confederazione Generale del Lavoro (CGdL) . nel quale vi fu un dibattito contrastato nella convinzione di sostenere l’autonomia del sindacato dai partiti politici, affermando che la funzione del sindacato è quella di risolvere i problemi concreti ed immediati dei lavoratori.

Nel corso della storia la Confederazione Generale del Lavoro ha vissuto molte fasi alterne, quella più buia è riferita all’estromissione dalla società durante il fascismo.  Nel 1948 vi fu la scissione della CGdL  promossa da sindacalisti cattolici democratici guidati da Giulio Pastore con la nascita di CISL  (DC) e successivamente la UIL (PSI-PRI-PSDI-PLI).  Ebbene, la presenza dei partiti nel sindacato (che era considerata cinghia di trasmissione), -comprensibile nella fase politica del passato in presenza di due tendenze ideologiche- oggi diventa inconcepibile avere tre organizzazioni sindacali, non essendoci più i partiti storici che hanno determinato la formazione delle tre organizzazioni sindacali.

Dopo anni di divisione della rappresentanza dei lavoratori nel 1969 nel congresso della CGIL, sono presenti per la prima volta CISL e UIL come importante segno di rilancio dell’unità sindacale, il dibattito è naturalmente incentrato sui problemi della democrazia operaia, sui nuovi strumenti organizzativi e sulle forme di lotta.
Nel  1970 è stato ottenuto un grande risultato con l’elaborazione e l’approvazione dello Statuto dei Lavoratori, che rinnova completamente la vita sui posti di lavoro, difendendo la dignità e la liberta di opinione politica e sindacale dei lavoratori, tutelando i lavoratori rispetto all’ambiente di lavoro e ai controlli per assenze per malattia, definendo le modalità di partecipazione e di costruzione del sindacato sul posto di lavoro, al posto delle commissioni interne.

Con il Patto Federativo Nel febbraio 1971 con un documento programmatico viene deciso di avviare un processo di unificazione delle tre componenti sindacali.
Gli anni del terrorismo sono stati anni intensi per il sindacato per fronteggiare la strategia della tensione, negli anni 1973-74 si assiste ad un crescendo del terrorismo, che diventa sempre più cruento, il sindacato ha assunto un ruolo attivo determinante per la difesa delle libertà democratiche costituzionali.
A causa della crisi economica  che perdura da oltre un trentennio ha reso difficile la contrattazione quale strumento fondamentale per gli interessi dei lavoratori. I comportamenti differenziati dei tre sindacati per fronteggiare la crisi hanno reso impossibile  arrivare ad un processo di unificazione.

Quindi, tenendo conto della situazione del momento a causa dei motivi economici e del rapporto difficile con il potere esecutivo, oltre alla difficoltà dell’unificazione sindacale, necessita ripensare ad una nuova forma di rappresentanza dei lavoratori.

Il progetto come è stato detto prevede la necessità  di avere una struttura dei cittadini legata al territorio ai vari livelli che comprende la presenza della rappresentanza sindacale (dove è presente), questa scelta è finalizzata a rafforzare ed estendere la democrazia partecipata.

Ebbene L’attuale sindacato
·         è presente in tutte le realtà produttive, con i propri rappresentanti all’interno delle attività produttive.
·         È presente a livello Comunale, Regionale e Nazionale per le aziende che operano sul territorio nazionale, dette strutture di categoria operano nel rapporto contrattuale con le aziende.
·         è presente con strutture confederate autonome da quelle aziendali nei Comuni, Regioni, Nazionale e svolgono il ruolo di raccordo tra le varie strutture aziendali. A livello nazionale vengono definite le politiche di contrattazione del settori produttivi.  
    
IL NUOVO PROGETTO PER LA RAPPRESENTANZA DEI LAVORATORI PREVEDE

§  La rappresentanza unica dei lavoratori chiamata Associazione
§  La presenza in tutte le realtà produttive, con i propri rappresentanti
§  Il rappresentante aziendale di base mantiene la presenza con il Comitato Cittadino
§  La presenza strutturale a livello Comunale, Regionale e Nazionale.
§  La presenza di una unica sovrastruttura nazionale che elabora le politiche contrattuali  generali


RAPPRESENTANZA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE E COMMERCIANTI 

Nel 1906, era stata fondata la “Confederazione generale del lavoro”
Dopo i primi nuclei di associazionismo imprenditoriale, nacque il fronte padronale nel 1906 e viene fondata la Lega industriale di Torino, nel 1910 si costituisce la Confindustria.
Vengono avviati i primi confronti tra le organizzazioni datoriali e quelle dei lavoratori, con il compito di regolare le vertenze fra capitale e lavoro su base istituzionale creando così un sistema di relazioni industriali.


. FORMAZIONE POLITICA DEI RAPPRESENTANTI .

FORMAZIONE DEGLI ELETTI AI VARI LIVELLI IN PARTICOLARE A LIVELLO TERRITORIALE
Chiaramente non una scuola che “indottrina”
Gli argomenti per la formazione sono (Costituzione, Regole Europee, Norme parlamentari, storia politica, educazione Civica, ecc.), questo per arricchire culturalmente i rappresentanti eletti.
Sono interessati i cittadini eletti per la prima volta e con aggiornamenti per gli altri, vale per:
-            Per i rappresentanti dei Cittadini, delle Istituzioni
-            Per i rappresentanti dei Cittadini, del Comitato Cittadino
-            Per i rappresentanti dei lavoratori
-            Per i rappresentanti dell’imprenditoria
 
La struttura è a carico dello Stato,
La gestione è indipendente dal potere esecutivo ( come la magistratura, le scuole ed altri)
Accanto alla formazione degli eletti questa struttura (che deve accogliere docenti e personalità di ogni opinione, idea politica e religiosa) può assicurare l’informazione e la formazione a tutte le persone che vogliono entrare nel mondo politico e mettersi a disposizione per aiutare lo sviluppo del Paese. Inoltre, coordina progetti trasversali che intendono sviluppare il senso dello Stato nelle scuole, nelle associazione, nelle configurazioni sociali in cui i cittadini esercitano le loro funzioni, anche aiutando a consolidare i principi di correttezza, conflitto di interesse, clientelismo, sicurezza.


Roma 15 Gennaio 2016                            Giovanni  Carbone

Per qualsiasi chiarimento sono a disposizione, comunicando alla mia mail: giovanni-2010@alice.it
Se ritiene opportuno può inviare il documento a persone interessate culturalmente a conoscere il progetto.


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